domenica 27 giugno 2010
EI! vs Caronte Digitale
Rhino Script_02


'Script copyrighted by www.madeincalifornia.blogspot.com
'Script version venerdì 28 agosto 2009 16.07.36
'Original code SUPERMANOEUVRE
sabato 26 giugno 2010
In SOSTANZA……L’ARCHITETTURA
"Da un secolo la storia dell'arte in Europa non è soltanto una serie di azioni e di reazioni particolari ma un movimento di coscienza collettiva. Riconoscere questo significa trovare l'apporto dell'architettura attuale. E non conta che questa pregiudiziale sia rinnegata da coloro che più dovrebbero difenderla, o tradita da chi più vanamente la tema: essa desta lo stesso la fede segreta dell'epoca. "Sostanza di cose sperate"
ebbene ciò che dice Eduardo Persico , concludendo la conferenza “profezia dell’ architettura”, ci deve far riflettere.
Il nostro pensiero e le nostre forze devono concentrarsi verso un presente-futuro, bisogna prendere coscienza del mondo in cui viviamo e trovare delle connessioni future.
Il ruolo dell’ architettura e degli architetti, oggi come non mai, è di rilevante importanza per cercare link e connessioni future, per accorciare il gap tra passato e futuro.
Essi hanno la possibilità di capire la Crisi e formulare soluzioni per plasmare il mondo che verrà, anche grazie all’ ausilio di nuove tecnologie a disposizione che inevitabilmente condizionano e aiutano in il nostro modo di pensare città e “tempi”.
Queste “protesi tecnologiche” diventano estensioni sensoriali e percettive , diventano la macchina per ripensare il futuro, esse sono una finestra sul mondo per poterlo osservare, comprendere e modificare, tracciando quella linea tra natura e città, quella connessione tra ambiente naturale e ambiente urbana che è stato negato negli anni ‘60-’70.
Insomma nuove idee e nuovi slanci architettonici, per una nuova Sostanza di Architettura.
BETWEEN EISENMAN



venerdì 25 giugno 2010
martedì 1 giugno 2010
EI!
Dato il nostro limite oggettivo, che è quello che siamo per nostra natura in un sistema a tre dimensioni, e difficile per noi immaginare l'esistenza di un sistema a quattro. Quindi, come fare per percepire un'altra dimensione superiore quando si è rilegati in una inferiore? Tutto cìò è possibile solo attraverso la figura del SALTO , un salto spazio-temporale ." (A. Saggio)
sabato 15 maggio 2010
mercoledì 5 maggio 2010
lunedì 19 aprile 2010
Concept
Caronte Digitale
La macchina digitale quale traghetto e ponte di unione tra l’ambiente naturale e ambiente urbano
Ovvero la macchina tecnologica si fa promotrice di una nuova architettura fluida ed atipica rispetto a quella razionale degli anni passati.
Grazie all’evoluzione digitale e alle nuove tecnologie informatiche il Computer diventa estensione ed appendice umana; diventa penna e foglio delle mani dell’uomo per nuove forme naturalizzate da inserire nel contesto urbano troppo spesso distaccato da quello naturale.
giovedì 15 aprile 2010
IL COMPUTER



















martedì 30 marzo 2010
sito web

domenica 14 marzo 2010
SIMBOLO: raffigurazione del potere o elemento sociale?
In generale, descrivere un elemento Simbolico è un' azione assai complessa; nel campo architettonico poi, nel tentativo di definire cosa sia il “simbolo” si corre il rischio di ottenere un risultato astratto.
Storicamente, l’ architettura era strumentalizzata per rappresentare il potere politico, religioso ed economico di uno stato o di un élite tramite simboliche costruzioni: basti pensare ai romani e i loro archi di trionfo, alle religioni con i luoghi di culto, oppure ai più vicini (storicamente parlando) grattacieli.
Rappresentazioni, questi ultimi, del potere economico di singoli soggetti o di un’ élite: poniamo l’esempio di banchieri e petrolieri per merito dei quali ci ritroviamo edifici come l’ Empire State Building e il Rockfeller Center.
Ebbene, tutti questi simboli rappresentano il potere di pochi su molti, ma al contempo possiamo pensare a un simbolo architettonico che rappresenta un elemento in cui una società o una pluralità di persone vi si identifica, uno tra questi potrebbe essere l’ Opera House di J. Utzon a Sidney, simbolo di una nazione intera.
Una domanda che mi pongo è: qual è il confine tra il simbolo architettonico che rappresenta “i pochi” e quella che rappresenta “i molti”?
Oggi il Simbolo Architettonico esiste perché “COMUNICA”, non è né “MACCHINA” né “FUNZIONE” ,al contempo può rappresentare un “VELO DI MAYA” per i più.
Al contrario si presenta e si rappresenta auto-elevandosi nell’ olimpo architettonico, pur essendo a volte non funzionale e funzionante e quindi non fruibili dalla società.
A questo punto la domanda è obbligatoria! Perché un’ Architettura non sia allo stesso tempo Simbolica e Funzionale?
Possibile che gli Architetti siano soltanto auto-celebrativi e non attenti alle esigenze della società? Oppure è questo ciò di cui necessita la Società….Giocattoli Simbolici!?!?!